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Per molti anni le auto ibride e quelle elettriche, sono state considerate come un semplice capriccio costoso. Attualmente questo tipo di mezzi invece stanno conquistando un’ampia fetta di mercato. Ma cos’è realmente un’auto ibrida? Le auto ibride al contrario di quelle esclusivamente elettriche, sono il miglior compromesso tra risparmio e prestazioni. Esse uniscono il classico motore termico ad un propulsore elettrico e rappresentano la naturale evoluzione verso una mobilità green. Nel 2013 nel nostro paese sono state immatricolate 15mila auto ibride, quasi il doppio rispetto al 2012. Nel 2016 questi dati sono stati demoliti nel 2016 ed è in grande crescita nel 2017.
Funzionamento dell’auto ibrida
Un’auto ibrida ha un funzionamento decisamente semplice, nonostante monti ben 2 propulsori. Come abbiamo già detto, abbiamo ben due motori quello classico termico, che tutti ben conosciamo, e quello elettrico. Solitamente la configurazione in commercio più diffusa è l’ibrido in parallelo: all’avvio e sui bassi regimi l’auto aziona il motore elettrico caricato sfruttando l’energia accumulata dalle batterie in frenata e in rallentamento. Sugli alti regimi, invece viene azionato il motore a benzina. I due propulsori possono anche agire in contemporanea per garantire una migliore accelerazione.
Da questa mescolanza di motorizzazioni, abbiamo diversi pro, che ci potrebbero spingere a scegliere un’auto ibrida, anziché una meramente elettrica:
- Minori consumi e costi, grazie alla possibilità di viaggiare sfruttando anche il solo propulsore elettrico.
- Il motore elettrico ha un impatto ambientale pari a zero, oltre a permetterci un viaggio in totale silenzio, dandoci la possibilità di viaggiare senza alcun rumore.
- La ricarica delle batterie non avviene esclusivamente attraverso una presa, si sfrutta l’energia cinetica che si sprigiona in frenata.
- Le spese di manutenzione sono minime e dedicate quasi esclusivamente al propulsore termico.
Ovviamente esistono anche dei contro nell’acquisto di un’auto ibrida. Senza dubbio la prima voce, riguarda i costi a listino. Infatti l’acquisto di un’auto ibrida comporta, una spesa ingente nonostante gli incentivi ad hoc che vengono stanziati dallo Stato. Inoltre sul prezzo influisce anche il prezzo delle batterie, sulla longevità che hanno. Grazie alla continua ricerca la durata è decisamente ottima, da un minimo di ben 150.000 Km ad un massimo di 200.000 km. A questo dato positivo, dobbiamo però affiancare il costo esagerato per la loro sostituzione, si parla in alcuni casi di ben 3.000 €. Stiamo pertanto parlando di un imprevisto terrificante.
Modelli di auto, da quelle più economiche a quelle più esclusive
Le auto ibride stanno monopolizzando sempre più il mercato italiano, soprattutto grazie all’aumento del carburante nel corso dello scorso anno. I consumatori si stanno votando all’acquisto di auto ibride i cui costi di gestione risultano essere inferiori rispetto alla norma. Accanto ai marchi più economici troviamo anche le aziende più prestigiose. Come scordare che anche la Ferrari si è cimentata, lanciando un modello ibrido?
Quindi non solo Toyota ma anche la BMW, Renault, Volkswagen o Fiat. Ecco alcuni esempi e modelli tra i più venduti:
- Toyota Yaris Hybrid
- Honda Jazz Hybrid
- Lexus CT
- Audi Q7
- Bmw i3
- Bmw Serie 2 Active Tourer
- Bmw Serie 3
- Bmw Serie 7
- Bmw i8
- Bmw X5
https://www.youtube.com/watch?v=OrHJBQVoFvQ
Confronto tra auto ibrida ed auto elettrica
Attualmente l’auto ibrida è considerata la miglior soluzione, per ridurre le emissioni ed i consumi. I veicoli secondo gli esperti, non si possono decisamente svincolarsi dall’utilizzo del motore classico. Questo vincolo è sicuramente sia un vantaggio che uno svantaggio se stiamo confrontando questi veicoli, con auto elettriche pure.
Bisogna però ricordare che un’auto elettrica ha il grosso problema di dipendere esclusivamente dalla batteria integrata totalmente. Nonostante la grande ricerca tutt’ora in corso sulle batterie, non sono in grado di fornirci la stessa sicurezza e tranquillità che ci può garantire un motore classico con un serbatoio pieno di carburante. Le auto elettriche più performanti possono esclusivamente fornirci un’autonomia al massimo di un centinaio di chilometri al massimo. Questo ci costringe a frequenti e lunghi cicli di ricarica presso le stazioni che erogano elettricità. Nei costi di gestione dell’auto ibrida, dobbiamo tenere presente anche il costo del carburante comune. La corrente al momento è molto economica, anche se rapportato col prezzo dell’economico gas GPL.
Come già detto, le auto elettriche, oltre alla scarsa autonomia e ai lunghi cicli di ricarica, sono influenzate dal numero assai ristretto di cicli di carica. Raggiunto un numero alto, dovremo sostituirle, dato che non saranno più in grado di trattenere la corrente. Nel caso delle auto elettriche, il costo supera i 3.000 euro ipotizzate per le auto ibride. Il risparmio sul carburante andrà in fumo quando dovremo provveder alla manutenzione straordinaria. Basti pensare che il costo di sostituzione è pari a quella del l’acquisto di un nuovo motore.
L’auto puramente elettrica, punta senza dubbio ad avere un’indipendenza energetica. Come tutti sappiamo gli idrocarburi sono fonti energetiche non rinnovabili, dal prezzo altamente e fortemente variabili, soggetto alle oscillazioni dei mercati. Le auto elettriche in teoria creerebbero la possibilità per i ricercatori di poter sviluppare biocarburanti. Ovviamente questi studi sono importanti, al fine di creare carburanti, da far utilizzare sai grandi consumatori come navi e aerei. Puntando sulle auto elettriche o quelle ibride, gli idrocarburi potrebbero avere una durata maggiore, portandoci ad avere un’indipendenza energetica.
Parallelamente si dovrà sviluppare una tecnologia di ricarica molto rapida, dato che l’attuale è decisamente lenta, lasciando le auto elettriche in una nicchia ristretta d’utilizzo. Si dovrà quindi coprire il territorio con colonnine per la ricarica pubbliche. Ovviamente il passaggio dai motori termici a quelli elettrici non sarà rapido, per poter implementare e studiare le diverse tecnologie. A tal proposito bisogna inoltre di che attualmente possiamo dire con certezza, che purtroppo l’attuale rete elettrica, non è in grado di supportare un numero enorme di veicoli elettrici. Per questo le auto ibride, sono il miglior compromesso per avere una mobilità green, data la caratteristica principale di questi veicoli, cioè il recupero di energia in frenata.
La rete elettrica non potrebbe gestire in alcun modo un eventuale incremento dell’uso delle auto elettriche. Se ciò si verificasse, senza alcun dubbio andremo in contro ad interruzioni nel servizio elettrico. Sono allo studio alcune soluzioni, probabilmente quella attuabile è soltanto una. Ora la soluzione che si sta’ attuando in alcuni paesi del nord Europa, per sopperire a questo problema è quella di distribuire in modo uniforme sul territorio nazionale degli specifici accumulatori. Lo scopo è certamente quello d’immagazzinare il surplus di produzione elettrica.
https://www.youtube.com/watch?v=-YOduPTG-2c
L’idea green che sta’ alla base è quella d’immagazzinare di elettricità , per esempio da fonti rinnovabili, distribuendo accumulatori dotata di pale eoliche oppure pannelli solari. In questa maniera le auto elettriche oppure quelle ibride, non porterebbero a picchi nel sistema di distribuzione elettrica in momento di grande uso, come potrebbe essere quello estivo o in generale il tardo pomeriggio, evitando dei picchi potenzialmente disastrosi. Per il momento gli investimenti preventivati per creare queste infrastrutture dette di Mobile Smart Grid, sono decisamente minori rispetto a quelli che sarebbero richiesti per poter ammodernare la rete elettrica attuale. Lo ha brillantemente dimostrato Elon Musk patron di Tesla, fornendo energia pulita ad un’intera cittadina. Un secondo vantaggio che nascerebbe dello sviluppo di una Mobile Smart Grid nasce dal fatto che il suo sviluppo, ci aiuterò ad ottimizzare l’utilizzo delle attuali e future infrastrutture, prolungando la vita di quelle già esistenti.
L’auto ibrida ed i vantaggi assicurativi
Come per le auto elettriche, anche i veicoli ibridi godono di vantaggi assicurativi. La maggior parte delle compagnie assicurative, stanno decidendo di fornire ai loro clienti dei vantaggi all’acquisto di veicolo ibrido. Ovviamente un vantaggio economico fa’ gola a tutti noi, soprattutto in ambito assicurativo. Siamo certi che i vantaggi che ci vengono proposti siano reali e tali da spingerci alla scelta di un veicolo ibrido? Secondo me, la convenienza è assoluta, dato che il risparmio nella maggioranza dei casi, si aggira attorno al 50% di risparmio, rispetto ad una soluzione identica per potenza e classe, di un veicolo termico. Questo risparmio ci aiuterà ad ammortizzare gli altissimi costi di manutenzione e l’acquisto del veicolo nuovo.
Il bollo? Ditegli pure addio!
Come per le auto elettriche, anche per le cugine ibride sono stati previsti degli incentivi. Parlando nello specifico del bollo,dobbiamo dire che esistono dei vantaggi concreti per i possessori di auto ibride. Infatti dall’inizio del 2014 le auto ibride di nuova immatricolazione, sono esentate dal pagamento del bollo in alcune regioni:
- Lombardia in generale per i primi tre anni,
- Veneto,
- Lazio,
- Campania
- Puglia per i primi cinque anni
- Veneto
- Lazio
In Campania da quest’anno dovranno al contrario pagare il bollo. In via generale nel calcolo della potenza ai fini del calcolo del bollo, si tiene conto esclusivamente del motore termico
1 commento su “Le auto ibride,saranno il futuro del trasporto? Ecco i vantaggi e gli svantaggi di questo mezzo”