La scelta tra il connettore CCS e il connettore NACS è un argomento molto discusso nel mondo delle auto elettriche. Entrambi i connettori hanno i loro vantaggi e svantaggi, e la scelta dipende da vari fattori come le esigenze dell’utente, la disponibilità di stazioni di ricarica e le specifiche tecniche delle auto elettriche. In questo articolo, esploreremo in dettaglio entrambi i connettori e forniremo una panoramica completa per aiutarti a prendere una decisione informata.
Cos’è un connettore CCS
Il connettore CCS (Combined Charging System) è uno standard di ricarica per auto elettriche adottato principalmente in Europa e negli Stati Uniti. È diventato uno standard popolare grazie al supporto di molti costruttori di auto elettriche. (link)
Come funziona
Il connettore CCS utilizza un sistema combinato che permette sia la ricarica in corrente alternata (AC) che in corrente continua (DC). Questo lo rende versatile e adatto a diverse situazioni di ricarica, dalle stazioni di ricarica domestiche alle stazioni di ricarica veloce lungo le autostrade.
Quali auto lo utilizzano
La maggior parte delle principali case automobilistiche nazionali e internazionali utilizza e supporta il connettore CCS. Questo include marchi come BMW, Volkswagen, Ford e molti altri. Anche Tesla, pur avendo il suo standard NACS, supporta il CCS per le sue auto vendute in Europa.
Cos’è un connettore NACS
Il connettore NACS (North American Charging Standard) è un connettore di ricarica proprietario sviluppato da Tesla. È prevalentemente utilizzato da Tesla negli Stati Uniti e in Corea del Sud.
Come funziona
Il connettore NACS è progettato per essere più compatto rispetto al CCS e offre una serie di vantaggi in termini di design e funzionalità. Ad esempio, non ha parti mobili che potrebbero creare problemi o guasti.
Quali auto lo utilizzano
Attualmente, il connettore NACS è adottato principalmente da Tesla, in particolare per le sue auto vendute negli Stati Uniti e in Corea del Sud. Tuttavia, Tesla ha offerto ai costruttori la possibilità di adottare questo standard, sperando di renderlo uno standard globale.
Vantaggi e svantaggi del connettore CCS
Vantaggi:
- Adottato da molti costruttori di auto elettriche, rendendolo ampiamente disponibile.
- Versatile grazie alla sua capacità di supportare sia la ricarica AC che DC.
- Ampia rete di stazioni di ricarica in tutto il mondo.
Svantaggi:
- Più grande e ingombrante rispetto al NACS.
- Non supporta correnti di ricarica così elevate come il NACS.
Vantaggi e svantaggi del connettore NACS
Vantaggi:
- Design compatto con dimensioni ridotte del 50% rispetto al CCS.
- Assenza di parti mobili, riducendo il rischio di guasti.
- Capacità di resistere a correnti di ricarica molto elevate.
Svantaggi:
- Meno diffuso rispetto al CCS, limitando le opzioni di ricarica in alcune aree.
- Proprietario di Tesla, il che potrebbe limitare la sua adozione da parte di altri costruttori.
Sia il connettore CCS che il connettore NACS hanno i loro punti di forza e debolezza. La scelta tra i due dipenderà dalle esigenze individuali e dalla disponibilità di stazioni di ricarica nella tua area. Tuttavia, è importante notare che entrambi gli standard offrono soluzioni di ricarica efficienti e affidabili per le auto elettriche.
NACS vs CCS: Tesla punta al NACS
La visione di Tesla – che ha proposto il suo connettore NACS come alternativa allo standard CCS – ha incontrato alcune resistenze, come evidenziato da un’analisi dell’organizzazione CharIN:
- La maggior parte dei principali produttori di automobili supporta il CCS, incluso Tesla.
- 300 membri di CharIN a livello globale utilizzano o investono nello standard CCS.
- Mentre il CCS è utilizzato in oltre 50 modelli di auto, il NACS è limitato principalmente alle Tesla.
- Il CCS può collegarsi a tutte le stazioni di ricarica AC senza adattatori.
- Globalmente, ci sono 61.000 caricabatterie rapidi che utilizzano il connettore CCS, rispetto ai 40.000 Supercharger Tesla.
I Potenziali Rischi del NACS come Standard Universale
Nonostante l’entusiasmo di Tesla per il NACS, CharIN ha sottolineato alcuni rischi associati all’adozione di questo standard:
- Le aziende potrebbero dover reindirizzare risorse significative per integrare un nuovo standard, con cicli di sviluppo del prodotto che possono durare da 3 a 6 anni.
- L’introduzione di un nuovo standard potrebbe interrompere le attuali discussioni normative e ritardare decisioni e investimenti cruciali nelle infrastrutture di ricarica.
- L’attuale CCS è già uno standard internazionale consolidato. Qualsiasi modifica, anche un miglioramento al design esistente del CCS, dovrebbe passare attraverso un processo di standardizzazione prima di essere adottato in sicurezza dall’industria.
In sintesi, mentre il connettore NACS di Tesla offre indubbi vantaggi in termini di design e capacità, la sua adozione come standard globale presenta sfide significative. La strada verso un ecosistema di ricarica universale per veicoli elettrici è ancora lunga e complessa.
I connettori NACS sono destinati al successo?
Superare l’ostacolo dell’ansia legata all’autonomia dei veicoli elettrici è la chiave per dominare il mercato. Questa realtà spiega in gran parte il trionfo di Tesla, ancor prima della sua audace strategia di prezzistica. Ecco perché marchi come Ford, General Motors, Mercedes-Benz, Polestar, Rivian e Volvo hanno scelto di aderire al connettore NACS (North American Charging Standard) per le loro future auto elettriche negli USA. Questo è lo stesso connettore che Tesla ha ideato nel 2012 e per il quale detiene i diritti di brevetto.
Questa mossa rappresenta un altro trionfo per Tesla e segnala un punto cruciale per il futuro dei sistemi di ricarica, specialmente considerando l’impulso dato dalla recente legislazione dell’amministrazione Biden, l’Inflaction Reduction Act. Ma perché marchi di tale calibro hanno deciso di affidarsi a Tesla? La risposta risiede in due fattori chiave: l’accesso a una vasta rete di ricarica negli USA e la possibilità di collaborare con un partner che ha già una vasta base di clienti.
Il NACS può gestire fino a 1.000 kW, superando i 350 kW dello standard CCS europeo, i 180 kW dello standard cinese GB/T e i 400 kW del CHAdeMO giapponese. Mentre CCS e CHAdeMO supportano la ricarica bidirezionale e l’alimentazione di dispositivi esterni, il NACS lo fa solo teoricamente. Gli enti di standardizzazione di Cina e Giappone stanno lavorando a uno standard congiunto, Chaoji, che può gestire fino a 900 kW e potrebbe diventare lo standard per il mercato asiatico.
Ma chi emergerà come leader globale? La storia ci ha mostrato che non sempre la soluzione tecnologicamente superiore prevale. Spesso, soluzioni tecnicamente inferiori hanno avuto successo per ragioni pratiche, economiche o politiche. E il NACS potrebbe seguire questa tendenza, diventando lo standard globale, grazie alla sua compattezza, facilità d’uso e alla vasta base di utenti soddisfatti. Questo avviene in un momento in cui la globalizzazione è in crisi e la lotta per il dominio dell’industria automobilistica elettrica riflette le ambizioni geopolitiche delle nazioni.
Se Ford e GM, i giganti dell’industria automobilistica USA, si uniscono al leader dei veicoli elettrici, è un segnale forte per l’industria e la politica a livello mondiale. Con l’Inflaction Reduction Act che investe 7,5 miliardi di dollari nella rete di ricarica e con il mercato dei connettori per auto elettriche previsto in crescita, è evidente l’importanza della posta in gioco. Non si tratta solo di dominare in termini di risorse e vendite, ma anche di sviluppare una rete di ricarica efficace per i clienti.
Quali sono i connettori di ricarica EV? Gli standard e le scelte possibili
Se desideri alimentare il tuo veicolo elettrico, sia che tu lo faccia a casa, in ufficio o presso una stazione di servizio pubblica, è fondamentale assicurarsi che il connettore della stazione di ricarica sia compatibile con la presa del tuo veicolo. In altre parole, il cavo che unisce la stazione di ricarica all’auto deve avere il giusto connettore ad entrambe le estremità. Sembra ovvio, vero?
Ci sono quattro principali connettori elettrici: due per la corrente alternata (CA) che supportano la ricarica fino a 43 kW e due per la corrente continua (CC) che permettono una ricarica accelerata fino a 350 kW.
Connettori per Corrente Alternata (CA):
- Tipo 1: Questo connettore monofase è lo standard per le auto elettriche provenienti da America e Asia. Può ricaricare fino a 7,4 kW, variando in base alla potenza di ricarica del veicolo e alla capacità della rete.
- Tipo 2: Questo connettore trifase ha tre fili supplementari per la trasmissione della corrente, permettendo una ricarica più rapida. A casa, può raggiungere una potenza di 22 kW, mentre alcune stazioni pubbliche possono offrire fino a 43 kW.
Connettori per Corrente Continua (CC):
- CHAdeMO: Originario del Giappone, questo sistema di ricarica veloce offre elevate capacità di ricarica e supporta anche la ricarica bidirezionale. Le auto elettriche asiatiche sono spesso compatibili con CHAdeMO, che può ricaricare fino a 100 kW.
- CCS: Questo connettore è una versione avanzata del Tipo 2, con due contatti supplementari per una ricarica più veloce. È compatibile sia con la ricarica CA che CC e può raggiungere velocità di ricarica fino a 350 kW.
In Europa, il connettore CA di Tipo 2 è lo standard e la maggior parte delle stazioni di ricarica offre questo tipo di presa. Tuttavia, alcune stazioni potrebbero avere cavi fissi, che sono ideali per luoghi in cui si ricarica sempre lo stesso veicolo. Se si utilizza una stazione pubblica con un cavo fisso, è essenziale verificare la compatibilità con la presa del veicolo.
In sintesi:
- Ci sono quattro principali connettori: due per CA (Tipo 1 e 2) e due per CC (CHAdeMo e CCS).
- Il Tipo 1 è comune per le auto americane, offrendo una ricarica fino a 7,4 kW.
- Il Tipo 2 è lo standard per le auto europee e asiatiche dal 2018, con una ricarica fino a 43 kW.
- CCS è una variante del Tipo 2, permettendo una ricarica ultra-rapida.
- CHAdeMO è spesso trovato su veicoli asiatici, offrendo ricarica veloce e bidirezionale.