Il concetto di automobili a idrogeno non è nuovo: da circa un ventennio, infatti, sono diverse le case automobilistiche che producono vetture di questo tipo, benché in numero molto limitato. Contrariamente all’idrogeno blu, quello verde è completamente ecosostenibile. Al contempo, le automobili a idrogeno verde, che rappresentano la mobilità del futuro, saranno sostenibili al 100% dal momento che questa tipologia di idrogeno si produce mediante elettrolisi dell’acqua con una tipologia di cella elettrochimica che si alimenta esclusivamente con elettricità prodotta da fonte rinnovabile. Una mobilità completamente sostenibile dato che dagli scarichi di queste auto escono soltanto acqua e vapore acqueo.
Automobili a idrogeno verde: tipologie e autonomia
Le automobili a idrogeno verde, a prima vista, non differiscono da quelle tradizionali. A fare la differenza è il loro funzionamento basato, per l’appunto, su un’alimentazione a idrogeno. In particolare, esistono 2 tipologie di automobili a idrogeno: quelle HICEV (Hydrogen Internal Combustion Engine Vehicle) e quelle FCEV (Fuel Cell Engine Vehicle). Se nelle prime l’idrogeno, bruciando, viene utilizzato come combustibile in motori tradizionali termici, nelle seconde, 100% elettriche, l’idrogeno alimenta apposite celle a combustibile e, grazie a reazioni con l’ossigeno, produce l’elettricità con cui si alimentano i motori elettrici di queste auto.
Le automobili a idrogeno verde hanno un’autonomia che parte dai 500 e arriva ai 1.000 km con un pieno di idrogeno. A stabilire il record in questo senso, nel 2021, la giapponese Toyota Mirai. Questa stessa automobile è stata utilizzata come papamobile in occasione del viaggio di Papa Francesco in terra d’Oriente. Interessanti anche i tempi legati al rifornimento di idrogeno: per riempire le bombole sono sufficienti più o meno 4-5 minuti.
Automobili a idrogeno verde: come stanno le cose in Italia
La presenza di automobili a idrogeno verde in Italia, in questo momento, è davvero molto, ma molto bassa. Questo gas, infatti, trova impiego, più che altro in ambito industriale. Sembra, però, che la tendenza sia al cambiamento e le previsioni, in merito, parlano abbastanza chiaramente. Nel 2025, in Italia, circoleranno circa 27 mila auto a idrogeno. Nel 2030 si arriverà addirittura a 300 mila con un trend in continua crescita. A lungo termine, nel 2050, si prevedono più di 8,5 milioni di automobili a idrogeno verde in circolazione. A questi numeri si dovranno aggiungere circa 3.000 mezzi pesanti (tra autobus, tir e camion).
Il Governo italiano si è recentemente espresso sull’argomento delle automobili a idrogeno verde e, in generale, sull’utilizzo di questo gas ecosostenibile. Allo scopo, si prevede lo stanziamento di circa 3,20 miliardi di euro per finanziare progetti inerenti l’idrogeno e il suo impiego sempre più consapevole. Allo stesso modo, anche diverse aziende stanno impegnandosi in tal senso. SNAM, ad esempio, sta procedendo con la costruzione lungo l’autostrada A22 di un impianto di rifornimento di idrogeno. Una scelta davvero positiva e che avrà di certo un seguito dal momento che proprio la mancanza di punti di rifornimento (in Italia sono meno di 10 al momento), risulta essere una delle principali cause che scoraggiano dallo scegliere auto alimentate a idrogeno verde, oltre il prezzo d’acquisto attualmente molto elevato.