In un mondo in cui l’energia pulita è sempre più necessaria, un team di scienziati dell’Università del Massachusetts ha fatto un passo avanti significativo. Hanno sviluppato un dispositivo sperimentale che è in grado di generare energia elettrica direttamente dall’aria, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Questa scoperta potrebbe rappresentare una svolta epocale nella lotta contro i cambiamenti climatici.
La nuova tecnologia, denominata “generic Air-gen effect“, è stata descritta come il Sacro Graal dell’approvvigionamento energetico sostenibile. Nonostante sia ancora in fase di prototipo, ha il potenziale di trasformare qualsiasi oggetto in un dispositivo capace di produrre e accumulare energia nell’ordine di diversi kilowatt. Questa quantità di energia sarebbe sufficiente per alimentare una casa o ricaricare un’auto elettrica, rendendo possibile l’indipendenza totale dai combustibili fossili.
Enegia automobile: direttamente dall’aria?
Il team di ricerca, guidato dal professor Jun Yao del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica dell’Università del Massachusetts, ha lavorato in stretta collaborazione con i colleghi dell’Institute of Applied Life Science (IALS) e del Dipartimento di Ingegneria Biomedica. Hanno tratto ispirazione dalle nuvole per sviluppare un dispositivo che cattura l’elettricità presente nell’aria.
“L’aria contiene un’enorme quantità di elettricità. Pensate a una nuvola, che non è altro che una massa di goccioline d’acqua. Ognuna di queste goccioline contiene una carica e, quando le condizioni sono giuste, la nuvola può produrre un fulmine. Quello che abbiamo fatto è creare una nuvola su piccola scala costruita dall’uomo che produce elettricità per noi in modo prevedibile e continuo in modo che possiamo raccoglierla”, ha dichiarato il professor Yao.
Il segreto di questa tecnologia risiede nel materiale utilizzato per il dispositivo. Deve essere costituito da nanopori con un diametro inferiore ai 100 nanometri, una dimensione infinitesimale rispetto al diametro di un capello umano. Questi nanopori permettono alle molecole d’acqua nell’aria di passare attraverso il materiale del dispositivo, creando una differenza di potenziale che genera energia. Questo processo è simile a quello che causa i fulmini, ma è controllato e su scala ridotta.
“L’idea è semplice, ma non è mai stata scoperta prima e apre tutti i tipi di possibilità”, ha spiegato il professor Yao. “Possiamo immaginare un mondo futuro in cui l’elettricità pulita sia disponibile ovunque tu vada”.
In uno studio precedente, pubblicato nel febbraio 2020, lo stesso team di ricerca aveva scoperto che era possibile ottenere energia pulita dall’aria utilizzando nanofili proteici elettricamente conduttivi prodotti da un microorganismo, il Geobacter sulfsulfurreducens. Tuttavia, hanno successivamente scoperto che non era necessario il batterio per produrre energia, ma era sufficiente un sottilissimo strato di materiale con nanopori.
Questa scoperta ha aperto la strada a nuove possibilità. Considerando la dimensione ridotta di ciascuno strato, è possibile impilare questi fogli e creare piccole centrali in grado di produrre “energia dal nulla” e accumularla come una vera batteria. Questa potrebbe rappresentare una potenziale rivoluzione nella lotta ai cambiamenti climatici.
Ancora in campo sperimentale. Poi per l’energia auto e l’alimentazione delle vetture toccherà attendere
Nonostante l’entusiasmo e le potenziali implicazioni di questa scoperta, è importante ricordare che siamo ancora in una fase sperimentale. Ci vorrà ancora del tempo prima che questa tecnologia possa essere implementata su larga scala. Nonostante ciò, la ricerca rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui l’energia pulita e sostenibile sarà facilmente accessibile.
La ricerca, intitolata “Generic Air-Gen Effect in Nanoporus Materials for Sustanaible Energy Harvesting from Air Humidity“, è stata pubblicata sulla rivista scientifica Advanced Materials. Questo studio rappresenta un esempio di come la scienza e la tecnologia possono lavorare insieme per trovare soluzioni innovative ai problemi ambientali del nostro tempo.
In conclusione, la scoperta dell’Università del Massachusetts rappresenta un passo avanti significativo nella ricerca di fonti di energia pulita e sostenibile. Sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare, la possibilità di generare energia direttamente dall’aria offre una speranza per un futuro più verde e sostenibile. Con ulteriori ricerche e sviluppi, potremmo un giorno vedere questa tecnologia implementata in tutto il mondo, contribuendo a ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili e a combattere i cambiamenti climatici.